Lo ha ribadito a Calcio & Calcio il responsabile delle relazioni esterne Erico Verderi. Ma il TG di Ferraguti dà voce anche alla preoccupazioni delle maestranze dell’istituto
L’impaginazione del Telegiornale Parma 24 ore, diretto da Pietro Adrasto Ferraguti, in onda su Teleducato, nella edizione meridiana di oggi, 26 ottobre 2010, prevedeva dapprima un servizio sull’affollata assemblea dei lavoratori di Banca Monte Parma, preoccupati per essere passati sotto il gruppo Intesa oggi alla Sala Righi, e poi una sintesi dei contenuti di Calcio & Calcio, diffuso ieri sera dalla stessa rete, con la presenza del responsabile delle relazioni esterne dell’istituto Erico Verderi, il quale ha garantito che i tifosi possono stare tranquilli perché la nuova proprietà “è abituata ad onorare i propri impegni”, e tra questi impegni, come al microfono del sottoscritto tempo fa aveva ricordato anche l’ex presidente Alberto Guareschi, c’è un accordo pluriennale di sponsorizzazione (quale second o jersey sponsor).
Nel ricordare che Banca Monte Parma è pure socio di minoranza (5%) di Eventi Sportivi Srl, la società creata da Tommaso Ghirardi per acquistare l’intero pacchetto azionario del Parma FC Spa dall’Amministrazione Straordinaria Parmalat del dottor Enrico Bondi, diciamo che sostanzialmente il dirigente bancario non ha aggiunto ulteriori novità (e ha glissato sulla richiesta di dettagli economici in merito da parte del giornalista Andrea Schianchi), al di là della dichiarazione di intenti sopra citata (enfatizzata nel servizio come “annuncio ufficiale”) pronunziata dinnanzi all’Amministratore Delegato del Club Pietro Leonardi, che avrà sicuramente apprezzato. Un
po’ come l’iperbole che Enrico Boni non si è risparmiato, nonostante il rinnovato look con cui si è presentato ieri seri negli studi di Via Barili: “Leonardi è, rimane e sarà il valore aggiunto di questa società”. Neanche stesse in contemporanea ascoltando Bellè sull’altro canale che azzardava un “Beh, se Ghirardi non è contento Marino non è il solo a saltare. Con lui anche qualcun altro” per poi aggiungere quella che ha definito una metafora: “Se il governo vuole risolvere i problemi della spazzatura a Terzigno non deve mandare
Bertolaso ma Leonardi”. Come dire: il lupo perde il pelo (anzi, lo cura un po’ di più), ma non il vizio (quello di idolatrare, vedi la maglia Santo Subito ostentata sul piccolo schermo un anno fa per meglio accogliere il massimo dirigente cui era dedicata).
Ma torniamo in tema: al di là dell’annuncio sull’etere di Verderi, bisognerà vedere come tutto continuerà a ruotare attorno a Banca Monte Parma dopo la de-parmigianizzazione dell’istituto, che non poche preoccupazioni sta destando alle maestranze dell’istituto. Come dicevo in apertura, appena prima del servizio di ripresa di Calcio & Calcio, Teleducato aveva ospitato il grido d’allarme di Stefano Fornari della Fisac CGIL , che ha parlato a nome dei nomi dei 450 (praticamente tutti) dipendenti dell’istituto e rappresentanti degli uffici centerali , riuniti in assemblea oggi alla Sala Righi della Tep, per chiedere garanzie di tenuta occupazionale e il mandato per eventuali iniziative di lotta : “Banca Intesa – ha detto – è un grande gruppo nazionale con un proprio modello organizzativo per cui è facile prevedere razionalizzazioni. Ecco perché chiediamo garanzie occupazionali e contrattuali sia alla Fondazione, che al nuovo acquirente. Potremo ricorrere a forme di protesta come lo sciopero, ma non solo, con il coinvolgimento di Comune e Provincia, che fanno parte della Fondazione, Istituzioni che hanno forti responsabilità di politica sociale sul territorio.” (gmajo)