Maestranza con un mega adesivo del Club delle Rondinelle sulla valigetta di lavoro in sala stampa al Tardini ieri, giornata campale per il comparto marketing-commerciale Sempre forte il cordone ombelicale che lega la squadra della nostra città a Brescia. La foto a fianco, scattata ieri, nella sala stampa dello Stadio Tardini, poco prima delle conferenze di Alessandro Lucarelli e dei commerciali (per il rinnovo dell’accordo Parma FC- Kuwait Petroleum SpA) mostra, sulla valigia della maestranza che si sta dando da fare per attaccare gli adesivi di un nuovo sponsor sul back drop, una mega “decalcomania” con il logo ufficiale del Brescia Calcio.
Giornata campale ieri per il dipartimento retto da Martino Ferrari: come informa il sito di Settore Crociato il nostro amato impianto si trasformerà in una “Vetrina Atleier” per la Bottega del Sarto – nuovo fornitore delle divise “eleganti” del club, che ha rilevato Gian Bertone, sempre presente per le esigenze di look dei Crociati nelle emergenze – che sarà ospitata, informa il ben informato portale “negli ampliati ambienti di Emporium”. Negozio raggiungibile, in orario di partita, solo dai tifosi in possesso di tagliando Tribuna Petitot.
Stadio come il Regio: stavolta il paragone non è dell’AD Leonardi, che lo scorso anno in un momento difficile, a seguito di alcuni fischi, a suo dire, piovuti dalle tribune verso i propri calciatori aveva tuonato contro gli abbonati dichiarandosi pronto a rimborsare l’abbonamento (“Che andassero al Regio”), esternazione della quale a freddo, saggiamente, si scusò in pubblico, bensì di Vincenzo Maniaci, responsabile di rete della Q8, che ieri ha intessuto le lodi della nostra città: “Ha una eticità d’eccellenza. Attraverso la nostra iniziativa ‘Vinci un giorno con il Parma Footoball Club’, grazie alla quale si potrà vivere una giornata a diretto contatto con i campioni della squadra del cuore al Centro Sportivo di Collecchio, vorremmo rendere sempre di più uno stadio di calcio un teatro. Un teatro di vicinanza dove vivere momenti di socialità e condivisione di valori.” Da sottoscrivere. Maniaci non ha pronunziato i mitici nomi Tardini e Regio, ma il riferimento era evidente. Specie in questi ultimi giorni di Festival Verdi 2010. (gm)