Come sarà accolto il tecnico della Promozione e dell’8° posto? Il Coordinamento stasera deciderà se consegnare una targa ricordo
E’ giusto tributare qualcosa di più di un semplice fragoroso applauso a Francesco Guidolin, colui il quale ha preso per mano il Parma accompagnandolo in serie A, e poi quasi in Europa? Stadiotardini.com lo ha chiesto ad Angelo Manfredini, presidente del Centro Coordinamento Parma Club, che sull’argomento aveva già parlato anche a Calcio & Calcio su Teleducato, in ciò pungolato dal conduttore Michele Angella: “Guarda, come ho già detto in Tv l’altra sera – ci ha detto poco fa al telefono – per il momento saremmo orientati ad accoglierlo con una semplice stretta di mano, sperando che se ne torni ad Udine con un dispiacere, cioè l’aver perso la partita.” Quindi nessuna targa, nessun riconoscimento? “Non è che ce l’abbiamo con lui: solo ci comporteremo nello stesso identico modo avuto nel recente passato quando sono tornati Pioli e Di Carlo.”
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Vabbè, loro, però, non avevano al proprio attivo una promozione come il Don: “Guarda, per il momento non abbiamo pensato di fare niente, stasera ci riuniamo, ma non è all’ordine del giorno, perché nessuno me lo ha chiesto. Comunque ne possiamo parlare durante la riunione, lo aggiungo agli argomenti: stasera decidiamo cosa fare. Domani ti faccio sapere cosa abbiamo deciso.” Durante la conversazione Manfredini ci ha ricordato l’invito per martedì prossimo al Parma Congressi per il Natale Gialloblù, quando verrà consegnato il Gialloblù d’Oro, riconoscimento lo scorso anno proprio appannaggio del predecessore di Marino: “A Guidolin, un anno fa, venne dato il Gialloblù d’Oro che è il premio che i Parma Club assegnano sulla base del lavoro svolto l’anno prima, non sul campionato in corso. E lui arrivava dalla Promozione.” Quindi potrebbe essere Bojinov il candidato ideale per questo Natale, in virtù dell’ottimo rendimento, malgrado l’impiego non certo continuo, della passata stagione… Manfredini coglie al balzo la nostra battuta: “Beh, sarebbe un po’ arrugginito… Ma lo so dove vuoi andare a parare: vorresti sapere a chi lo daremo quest’anno. Io lo so, lo abbiamo già deciso, ma non te lo dico, se no lo scrivi… E facciamo già così tanta fatica a tenere il segreto tra noi…” Approfittiamo della gentilezza del presidente del CCPC, per affrontare un tema delicato emerso fragorosamente sul web, anche tra i commenti arrivati a stadiotardini.com, ed amplificato anche dallo zero e dal severo giudizio delle pagelle in dialetto della Gazzetta di Parma (pur non risultandoci essere, l’estensore delle medesime, un assiduo viaggiatore in trasferta) e cioè la scarsissima presenza di supporter crociati a San Siro. Il sito dei Boys, in proposito ha proposto l’impietoso confronto fotografico tra la presenza crociata nel settore ospiti del Meazza di qualche anno fa e di questo, in piena era Tessera del Tifoso: “Non è solo un problema di tessera, le motivazioni possono essere tante. Innanzitutto il prezzo del biglietto: alla gente sa briga spendere 25 euro per andare nel terzo anello. E poi l’orario delle 12.30. Allargando il discorso non solo a Milano, gli stadi sono obsoleti e non confortevoli, specie quando piove o nevica. Ma il prezzo incide più di tutto: oggigiorno con meno di 20 euro non riesci ad entrare nel settore ospiti, che è quello meno gradevole all’interno di uno stadio. C’è la crisi: tutti si attaccano alla crisi, attacchiamoci anche noi… E’ un insieme di situazioni, fatto sta che la gente si è allontanata dagli stadi. Non solo a Parma, ma in generale, il calcio, come spettacolo, si sta livellando verso il basso. E poi le televisioni: anche questo incide… Ecco perché la gente non va più allo stadio…” (gabriele majo)