Non c’è futuro senza memoria: la storia crociata vanta altri momenti gloriosi oltre a quelli degli ultimi 20 anni, ed è bene ricordarsene…Massimo Palmia, nostro lettore che a metà dicembre fa ci segnalò che c’era pure il dimenticato Asprilla tra i goleador di sempre di Coppa Italia del Parma a quota 8 oltre a Crespo e Brolin, ha scritto di nuovo a stadiotardini.com per sollecitare maggiore attenzione da parte della Società circa la Coppa delle Alpi, edizione 1961 (giusto 50 anni fa) cui il club crociato partecipò vincendo due partite con il Bellinzona, contribuendo così alla conquista del trofeo da parte dell’Italia. Come nel caso precedente ci siamo avvalsi, per rispondere al quesito, della preziosa consulenza di Giorgio Gandolfi, memoria storica del Parma, nonché prestigiosa firma del giornalismo sportivo italiano e capo ufficio stampa del Club durante l’era Scala.
All’interno la lettera di Massimo Palmia, la risposta di Giorgio Gandolfi e le considerazioni di Gabriele Majo
LA LETTERA DI MASSIMO PALMIA A STADIOTARDINI.COM
Caro Gabriele,
prendendo spunto da uno dei tuoi ultimi articoli (http://www.stadiotardini.com/2010/12/malesani-facciamo-pace.html), e segnatamente ove scrivi circa il palmares del Parma Calcio, desidero chiedere il tuo parere riguardo a quanto sotto esposto:
La Coppa delle Alpi, organizzata dalla Lega Nazionale della Federcalcio Italiana e dalla Liga des S.V.F., era un torneo calcistico per squadre di club disputato tra il 1960 e il 1987. Nelle prime edizioni era composto da squadre di club italiane e svizzere alle quali si aggiunsero clubs tedeschi e francesi, nelle ultime edizioni (dal 1972 al 1987) ha visto la partecipazione di squadre solo svizzere e francesi.
Nel 1960 e nel 1961, la classifica venne compilata sommando i punti delle squadre italiane e svizzere. Alla seconda edizione della Coppa (1961) partecipa anche il Parma (assieme con squadre italiane allora ben più rinomate, quali Fiorentina, Genoa e Lazio) disputando le due gare previste dal Regolamento ed ottenendo altrettante vittorie, contribuendo così, in modo determinante, alla vittoria dell’Italia nella manifestazione:
Bellinzona, Stadio Municipale, 25 giugno 1961: Bellinzona – Parma 1-2
Parma, Stadio Ennio Tardini, 2 luglio 1961: Parma – Bellinzona 3-1
La domanda che ti rivolgo è quindi la seguente: non pensi che, se non nel suo palmares, potesse quel trofeo quanto meno trovare maggiore e migliore spazio e descrizione nella Storia del club, ad iniziare proprio dal sito ufficiale del Parma Calcio, nonché nelle varie pubblicazioni al riguardo? Grazie e a presto.
Massimo Palmia
LA RISPOSTA DELLA MEMORIA STORICA GIORGIO GANDOLFI
L’amico Massimo ha ragione ma bisogna prendere in considerazione un particolare e cioè alle società di calcio interessa soltanto quando si vince. Negli anni passati al Parma calcio ho cercato di ricostruire la storia della società ma era tempo perso. Perché non c’è stata soltanto la partecipazione al torneo ricordato dal lettore, ma molte altre: cito in proposito il Torneo anglo italiano semipro nel 1977 quando il Parma incontrò quattro squadre inglesi. Ricordiamo quelle partite
27 aprile Northwich-Parma 2-3
30 aprile Scarborough- Parma 2-0
22 giugno Parma-Bath City 0-1
25 giugno Parma-Yeovil Town 0-0
Pensa alle presenze nelle gare internazionali semipro dei parmigiani, a cominciare da quelle di Giorgio Vernizzi e Pietro Giuberti poi quelle giovanili, i Tornei Arsenal e infine con Scala l’esordio dei calciatori in maglia gialloblu. Una lunga, appassionante storia che sta svanendo nel tempo.
A conferma che alle società italiane di calcio non interessa minimamente l’aspetto storico-statistico, al di fuori della serie A, in caso contrario il materiale dovrebbe essere pronto e disponibile nel rispetto del passato e di riflesso del presente. (Giorgio Gandolfi)
LE CONSIDERAZIONI DI GABRIELE MAJO
Come spesso ho scritto non esiste futuro senza memoria del passato. La provocazione di Giorgio Gandolfi “alle società italiane di calcio non interessa minimamente l’aspetto storico statistico (o interessa soltanto quando si vince)” potrebbe essere, in questo senso, uno sprone o stimolo per il nostro club a dimostrare il contrario, cominciando subito con una più dettagliata ricostruzione storica, come richiesto da Massimo Palmia, anche se, in verità, dando una scorsa sul sito ufficiale, notiamo come si dia regolarmente notizia sella partecipazione alla Coppa delle Alpi 1961, si sottolinea che è questa la prima volta che il club si affaccia sul palcoscenico europeo, senza però enfatizzare l’importante contributo dato alla conquista del Trofeo da parte dell’Italia. Un eventuale inserimento nel Palmares della Coppa delle Alpi 1961 mi pare eccessivo, perché il Parma contribuì sì con le due vittorie sul Bellinzona alla conquista del Trofeo, però fu in concorso con altri club, Fiorentina, Genoa e Lazio, nessuno dei quali, nella propria storia o nel proprio Palmares, ha inserito quella Coppa collettiva. (Gabriele Majo)