Al Plenipotenziario rossonero, che oggi a Parma ha ricevuto il MasterMoss alla Carriera, stadiotardini.com ha chiesto se le piccole squadre italiane stanno alle grandi squadre italiane, come le grandi squadre italiane stanno alle grandi squadre estere, ma è parso non capire l’antifona…
(gmajo) – Premiato (giustamente) con il MasterMoss alla Carriera all’Università di Parma, ma bocciato (clamorosamente!) in aritmetica: Adriano Galliani, infatti, non ha saputo risolvere (o meglio, cogliere) la proporzione che stadiotardini.com gli ha sottoposto, durante l’assembramento stampa di fine lezione…Continua all’interno
Una lectio caratterizzata dal lungo pianto del Plenipotenziario del Milan (a fine stagione posso svelare che l’epiteto spesso affibbiato da questo blog a Leonardi era stato anni fa coniato proprio per il Vice Presidente Esecutivo del club rossonero, non c’è da offendersi, dunque…) che si è lamentato di come sia difficile sopravvivere alla concorrenza sleale dei club stranieri (soprattutto gli spagnoli, ma il discorso vale anche per gli Inglesi) avvantaggiati nei propri paesi da normative fiscali particolarmente favorevoli, che li rendono irraggiungibili dalle Società italiane, incluse quelle che beneficiano dei generosi finanziamenti dei propri facoltosi proprietari (Berlusconi, Moratti, una volta gli Agnelli). Ma come è difficile per i top team della Penisola competere con i facoltosi Strangers, così, in Italia, è dura la lotta per la vita delle Cenerentole alle prese con le Genoveffe…
Ora che il video a supporto è finalmente caricato (scusate i tempi tecnici biblici…), vi potete rendere conto che sono stato certo io a spiegarmi male (come si dice in questi casi. Domanda posta al minuto 3 del filmato). Eppure la proporzione mi sembrava semplice, anche se, devo dire la verità, non mi è parso che il Masterizzato alla Carriera volesse fare orecchie da mercante. Ho provato a chiedergli: “E’ corretto fare questa proporzione: le squadre piccole italiane stanno…” Ma il braccio destro di Berlusconi, subito mi ha interrotto: “Come?”. Ho provato a
riprendere il filo del discorso: “E’ corretta la proporzione: le squadre piccole italiane stanno alle squadre grandi italiane, come le squadre grandi italiane stando alle squadre grandi estere?”. Galliani, sguardo verso il cielo, mi dice: “Non ho capito la domanda”. Ci riprovo: “Fuori di metafora: i problemi delle squadre piccole sono gli stessi che avete voi quando vi confrontate all’estero con Barcellona eccetera, eccetera?”. Galliani scuote la testa, ma per cortesia non mi contraddice. Per lo meno inizialmente: “Più o meno… No, beh… Direi che non siano confrontabili, perché… beh non
si possono paragonare… Direi che sono due cose diverse. Casomai dovrebbero confrontarsi le piccole italiane con le piccole straniere, e le grandi italiane con le grandi straniere. Noi abbiamo dei doveri verso tutto il sistema calcio, di essere competitivi con le grandi straniere: quindi sono due mondi separati. Bisogna cercare non solo di fare la Champions League, ma pure di cercare di vincerla, questa Champions League. E quindi dobbiamo essere competitivi con le grandi…”. Come dicevo prima – sarà stato perché ero in difficoltà a causa dell’affollamento di giornalisti
e cineoperatori, ed io stesso avevo io il mio daffare nel tenere in qualche modo in equilibrio la microcamera compatta – probabilmente mi sarò spiegato male, ma io il mio intendimento era quello di cercare di fare capire a Galliani, un oltranzista del fronte delle Grandi (ha ribadito anche oggi che il Milan non farà affari con le piccole, ma ha aggiunto pure che non prenderà Hamsik, anche se il Napoli è una Genoveffa, dunque la questione, in questo caso è un’altra… Come indizio ha detto che la mezzala mancina che stanno cercando di prendere ha gli occhi cerulei e subito i cronisti
hanno iniziato ad interrogarsi su chi sia l’indiziato…), che le Piccole italiane hanno nei loro confronti problematiche per la non equa spartizione delle risorse, così come loro, top club italiani, hanno difficoltà a misurarsi in Champions League con i top club esteri, che si giovano di tutti quei vantaggi, soprattutto fiscali, che il Plenipotenziario non si è stancato di ripetere durante la sua relazione. Come dire: alle volte anche voi grandi vi trovate ad essere piccoli all’estero e fate fatica a vincere, dunque siate accondiscendenti con chi è piccolo in Italia, non siate gradassi… Purtroppo, però, l’occasione si è persa…Precedentemente (mi scusi il lettore se tralascio le domande poste dai colleghi nazionali) Galliani aveva risposto anche ai quesiti di Giuseppe Milano (Tv Parma) e Michele Angella (Teleducato), di cui segue la trascrizione. (Il video a supporto, invece, è integrale). Per la cronaca segnalo, tra gli altri, la presenza di Marco Brunelli, direttore generale della
Lega Serie A (parmigiano) e di Luca Baraldi (ex dirigente di Parma FC, Bologna, Modena e Lazio)
Giuseppe Milano (Tv Parma) – Durante questo incontro ha parlato di sogni, dicendo che il calcio è una passione che regala dei sogni, purtroppo, però, oggi c’è questa brutta vicenda del calcio scommesse, che rischia di incrinare questo sogno…
“Speriamo di no, speriamo di no… Io adesso non so perché oggi ho lavorato e quindi non sono riuscito neanche a sentire i telegiornali. Non conosco la vicenda, si parla di scommesse, di cose che certamente fanno molto male. Però non conosco, non ho praticamente seguito i telegiornali, e non so che cosa dire. Certamente ciascuna di queste cose fa del male al calcio, speriamo che poi si ridimensioni… Non lo so, non so dare una risposta perché non conosco esattamente di cosa si tratta”.
Giuseppe Milano (Tv Parma) – Tanti applausi in casa di un avversario, del Parma, una di quelle piccole che la fanno arrabbiare in Lega…
“No, no: non è che mi fanno arrabbiare… Ognuno fa i propri interessi, però io credo che questa Legge Melandri, con il 40% in particolare e tutto il resto, avesse già sperequato molto. Poi, quando si è trattato di arrivare all’ultimo 25%, di colpo si è capito che un sostenitore, io pensavo che fosse quel signore a cui si chiede: tu per chi fai il tifo e quello magari risponde per il Parma, invece è tutto un altro soggetto, con tre teste e un televisore sopra… Quindi niente di male, ma a livello personale con Ghirardi ci sono buoni rapporti”.
Michele Angella (Teleducato) – Qualche affare in vista con il Parma?
“Mah… Al momento non ci sono affari previsti fra grandi e piccole. Vedremo, insomma…”
(Adriano Galliani, estratto dall’incontro stampa seguito alla Lezione tenuta all’Università di Parma mercoledì 1° giugno 2011, in occasione del Conferimento del MasterMoss alla Carriera – Videoregistrazione e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com”)