La squadra di Venezia, serie A, vestita dallo sponsor tecnico del Parma FC, ha la divisa nero crociata oro. Presentazione maglie 2011-12: da benedire la proposta Settore, giusto riflettere su ipotesi internazionalizzazione(gmajo) – Dopo esserci occupati a lungo di schienali di seggiolini ipo-normo-iper dotati (anche se tornerò a breve sulla questione con alcune nuove riflessioni, peraltro già promesse) del nostro caro Ennio, riprendiamo in mano l’argomento maglie, perché in questi giorni abbiamo letto e apprezzato l’idea di Settore Crociato di unire il Vernissage 2011-12 al Trentennale del CCPC. La proposta lefebrviana è senza dubbio da benedire: in sostituzione di Salsomaggiore Terme – abituale località deputata alla bisogna, ma che quest’anno, come avevamo già spiegato qualche post fa, non ospiterà il mini-ritiro estivo crociato post Levico per via degli strascichi economici dell’ultima partecipazione – una presentazione nostrana, tra l’altro a casa della più numerosa organizzazione di tifosi che festeggia una data tonda (e Manfredini si è detto lusingato), sarebbe l’ideale, anche se non nascondo che mi ha fatto riflettere il suggerimento, avanzato da un’altra fazione (diciamo così), volto ad una “internazionalizzazione” della presentazione (ciò in linea con il pensiero Ghirardiano che vorrebbe una esportazione all’estero del calcio italiano, come aveva sostenuto a fine marzo in un convegno a Modena, quando ancora, ovviamente, non era stato scoperchiato l’ultimo flatulente pentolone) . Secondo la loro argomentazione ci sarebbe “un ritorno economico e di immagine non indifferente dato che la serie A è seguita in tutto il mondo. Perché ad esempio non presentarle durante una partita amichevole prestigiosa oltre i confini italiani?” Continua all’interno
Il ragionamento non sarebbe sbagliato tout-court, in effetti trovare nuovi proseliti lontano dall’Italia potrebbe essere importante per accrescere, in prospettiva, il numero dei simpatizzanti (sappiamo anche quanto questi siano importanti ai fini dell’assegnazione di una quota dei diritti tv, dopo il ricorso vinto dalle Cenerentole a proposito della ripartizione, anche se, va chiarito, l’apposito sondaggio è effettuato nella sola Penisola)
però direi che sia controproducente abbandonare l’intero gregge (qui c’è uno zoccolo duro di circa 10.000 abbonati sostanzialmente tutti parmigiani) per inseguire la chimera di aggiungere qualche decina, al massimo centinaia, se si vuole essere ottimisti, di pecorelle. Gente che non potrebbe, ovviamente, venire ogni due settimane al Tardini a far sentire il proprio soffio vitale: già dalla Sicilia non partono migliaia di supporter a gremire l’Ennio in ogni ordine di posto, anche se magari qualche decina anima, anonimamente, il virtuale
mondo del web. Tutte le proposte possono essere vagliate, dal Parma FC, dall’Erreà, da chiunque, presentandosi in carne ed ossa, mettendoci la faccia nel mondo reale e non solo in quello immaginario da Second Life. Solo così si può avere una credibilità, non a suon di comunicati posticci amplificati da chi si ostina di omettere una basilare regola del giornalismo, ovverosia la verifica. Ma veniamo al titolo, visto che siamo verso la conclusione del pezzo che ancora una volta il buon LL si è dovuto sciroppare – in buona compagnia – fino in fondo prima che arrivassimo al tema iniziale.
Una grande curiosità aveva destato nei tifosi appassionati di maglie l’indiscrezione postulata da Settore Crociato, sito specializzato, circa l’utilizzo di una avveniristica Casacca Nero-Crociata nella prossima stagione, schierata come terza divisa. La Croce sarebbe nera su fondo nero, con un leggero bordino bianco a scontornare. Sarà proprio così? L’ermetico Luca Carra era stato sibillino affermando che il nero quest’anno va di moda, essendo stato scelto come muta di riserva dalle due finaliste della Champions League. Ma l’Erreà, quel colore, lo aveva già scelto nel passato (l’ideologo fu Sandro Melli) per casacche con tal fondo e croce bianca (stupenda, a mio modesto avviso) in una stagione ed oro in quello successiva.
L’esperimento piacque all’azienda di San Polo che inserì quella linea in quel caleidoscopio di Crociate piazzate anche a squadre dei campionati minori non solo locali. Tra le formazioni vestite dallo sponsor tecnico del Parma FC (che ha di recente rinnovato la partnership fino al 2015) c’è anche l’Associazione Calcio Femminile Dilettantistica Venezia 1984, società che milita nel massimo campionato italiano di calcio
femminile, piazzatosi al 9° posto al termine dell’annata 2010-11. Se n’era accorto, ed aveva assai gradito la cosa il Presidente del CCPC Angelo Manfredini, seguendo sul piccolo schermo lo scorso 30 aprile il match delle Lagunari, nero-crociate vestite, a casa delle Campionesse d’Italia della Torres. Secondo Wikipedia l’ACF Venezia 1984 avrebbe scelto la casacca Crociata quale muta da trasferta, ma in giro sul web abbiamo trovato anche foto casalinghe, oltre alla variabile Croce Rossa su fondo bianco (di interiana memoria, anche se inserita nel catalogo Parma dell’Erreà). Insomma, la Crociata fa tendenza. Anche al femminile. Gabriele Majo