Italia-Estonia avrebbe potuto disputarsi al Tardini di Parma, Città Europea dello Sport 2011, ma per colpa dei seggiolini non a norma domani sera si giocherà al Braglia. Tra le tante iniziative collaterali di “Vivo Azzurro” il Museo del Calcio e la presentazione di Clamoroso al Cibali, alla quale abbiamo assistito (guarda video e fotogallery…)
(gmajo) – Domani sera, venerdì 3 giugno 2011, alle ore 20.45, Italia-Estonia, match valido per la qualificazione al Campionato Europeo Uefa 2012, di disputerà allo Stadio Braglia di Modena e non allo Stadio Tardini di Parma, sede inizialmente valutata dalla FIGC, che a lungo ha tenuto in ballottaggio i due impianti, salvo due mesi fa puntare decisamente per la soluzione “canarina”, malgrado il “pressing” di Cesare Prandelli, il quale avrebbe volentieri portato i suoi azzurri (fiore all’occhiello Giovinco) nella città che lo aveva adottato (anche se in realtà era stato qualche tifoso crociato a vergare su un due aste Prando Adottami, quando allenava il club ducale). L’Assessore allo Sport del Comune di Parma Roberto Ghiretti ci avrebbe tenuto assai ad arricchire il già sontuoso calendario di eventi correlati a “Parma Città Europea dello Sport 2011” con la presenza della Nazionale – e ne aveva parlato anche con lo stesso Cittì in occasione della sua presenza a Parma il 20 gennaio scorso per la inaugurazione del Master sport – ma aveva già capito (lo si intuisce riascoltando la nostra video intervista esclusiva del 23 gennaio) che il sogno si sarebbe infranto per colpa dei seggiolini non a norma del Tardini, gli stessi all’origine della mancata attribuzione, per la prima volta (a parte l’anno della B) della Licenza Uefa al Parma FC. Continua all’interno
Indubbiamente uno smacco per la Città Europea dello Sport in carica… Altro che Secchia rapita: Modena – che da anni si dimena con qualche difficoltà in serie B,con le sue due formazioni, i gialloblù con il nome del capoluogo ed il Sassuolo di Mapei – è riuscita ad avere l’onore di poter ospitare la Nazionale strappandola a Parma, che vanta la formazione leader emiliana della massima categoria… Un eventuale ritorno degli Azzurri al Tardini avrebbe, tra l’altro, potuto cancellare il brutto ricordo dei fischi diffusi in mondo visione il 14 ottobre 2009, (Italia-Cipro 3-2, dopo lo
svantaggio clamoroso ci pensò Gilardino, con una tripletta, a rimettere a posto le cose con una memorabile rimonta) ulteriormente rimarcati dall’allora Commissario Tecnico Marcello Lippi nelle interviste in diretta Rai ("Fischi a questa squadra? E’ vergognoso") Un incidente diplomatico che si sarebbe potuto chiudere, proprio grazie alla presenza sulla panchina azzurra di Cesare Prandelli, che, al contrario del suo illustre predecessore, vanta da queste parti un elevato numero di estimatori. Un’occasione persa per Parma, una occasione guadagnata per Modena, che
torna a respirare aria di grande calcio, per altro all’indomani dell’ennesimo scandalo-scommesse – con l’arresto shock di Beppe Signori – che ha dato un’ulteriore spallata al già rantolante mondo del pallone che proprio non vuole guarire. Modena, comunque, si è fatta trovare pronta all’appuntamento, predisponendo un calendario di eventi ed attività correlati inseriti nel progetto “Vivo azzurro”. Stamani, 2 giugno, dalle 10 alle 12, al campo Zelocchi, per esempio, è previsto un incontro tecnico con gli allenatori alla presenza dei tecnici federali Mauro Viscidi e Alberigo
Evani (potrebbe esserci anche Arrigo Sacchi), con l’obiettivo è promuovere l’educazione sportiva attraverso la formazione tecnica. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 17.30, sempre al Zelocchi appuntamento con “Fifa Grassroots Festival”: la manifestazione coinvolge 400 bambini modenesi dai 6 ai 10 anni, è organizzata dal settore giovanile scolastico e vedrà la presenza di un istruttore della Fifa. Con questo incontro la Figc si pone come obiettivo la promozione delle attività sportive, aggregative e non agonistiche. Dalle 18 alle 19, infine, la squadra azzurra sosterrà una seduta di allenamento allo stadio Braglia a porte aperte con il coinvolgimento dei bambini che hanno partecipato al Fifa Grassroots Festival. Al temine dell’allenamento dell’Italia sarà la volta degli estoni saggiare il fondo del campo sino alle ore 20. Dallo scorso 23 maggio, poi, è visitabile (fino al 5 giugno) il Museo Itinerante del Calcio, allestito all’interno della
Galleria Europa del Municipio di Modena, in piazza Grande, con cimeli della storia degli azzurri provenienti dal museo di Coverciano: maglie, scarpe, palloni, gagliardetti, foto e articoli di quotidiani e riviste. Ho avuto personalmente l’occasione di ammirare l’esposizione (della quale ho “rubato” alcuni scatti amatoriali) dopo aver partecipato al “Caffè Concerto”, assieme a Pino Colombi, storico radiocronista parmigiano, alla presentazione modenese di Clamoroso al Cibali, il volume celebrativo dei 50 anni di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” (qualche
settimana fa ebbi l’onore di presentare il vernissage parmigiano all’Auditorium del Carmine), invitato dal curatore del volume Riccardo Cucchi e dal radiocronista Tonino Raffa, che amichevolmente ci ha pure gratificato con una graditissima citazione. Una serata intima per gli amanti della Radio e della sua trasmissione “esempio”, con i due protagonisti questa volta stimolati da Paolo Reggianini de Il Resto del Carlino, alla quale non ha potuto prender parte, come preannunciato, il conduttore Highlander del programma Alfredo Provenzali. Non c’era
neppure il cittì Cesare Prandelli, che pareva potesse così pezzare la sua assenza per improvvisa indisposizione alla serata parmigiana di Clamoroso al Cibali: in compenso, per la Federazione, era presente una vecchia conoscenza parmigiana, Michele Uva, per 5 anni Dg del club allora di Tanzi, con Gino Montecchi, presidente della Consulta dello Sport. In quella occasione l’assessore allo Sport del Comune di Modena Antonino Marino, ha con orgoglio enumerato tutte le iniziative collaterali per la presenza degli azzurri nella sua città, tra queste una piuttosto singolare, ma perfettamente in tema con la Festa della Repubblica del 2 Giugno, specie per il 150° dell’Unità d’Italia e cioè la realizzazione di un immenso Tricolore, lungo 1.797 metri, come l’anno di nascita della nostra Bandiera, che sfila nel centro storico, sorretto da circa 2.000 reggitori. Il corteo sarà seguito da giudici e da un notaio, che accerteranno la lunghezza della mega-bandiera ed il numero dei partecipanti per certificarne l’iscrizione record nel libro mondiale del Guinness dei Primati. Gabriele Majo
VIDEO-INTERVISTA A RICCARDO CUCCHI
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