L’accoppiamento infausto (stesso abbrivio della stagione 2007-08) è stato suggerito ad Eupalla da un errore nel trafiletto di ieri del quotidiano, dove si affermava che nel 2010 i crociati giocarono contro gli etnei la prima al Tardini (invece fu il Brescia a tenerli a battesimo…)
(gmajo) – Un presagio sbagliato ha messo il Catania sulla strada del Parma: secondo un trafiletto apparso sulla Gazzetta di Parma di ieri, mercoledì 27 luglio 2011, “il Parma dovrebbe debuttare in trasferta (nel 2010 giocò la prima al Tardini con il Catania) e concludere il campionato in casa (l’anno scorso giocò l’ultima a Cagliari)”. In realtà la prima all’Ennio lo scorso anno fu col Brescia e, con il senno di poi – alias il sorteggio di ieri sera – sappiamo che sarà proprio il Catania a tenere a battesimo i crociati, proprio come nella infausta stagione 2007-08 (ma è una costante trovare i siciliani nelle prime giornate, dal momento che furono loro a spianare il Tardini nel 2009-2010, alla II giornata, 2-1, il 30 agosto dopo il pareggio (2-2) al Friuli di Udine. In effetti, invece, l’ipotesi che il Parma avesse potuto giocare in trasferta la prima non era così campata per aria, proprio in ossequio al principio dell’alternanza, ma, quest’anno, pare siano stati tanti i club a chiedere alla Lega di poter giocare in trasferta la prima, causa lavori negli stadi. Continua all’internoIn realtà anche all’Ennio si lavora alacremente per la costruzione dei vari G BOX, G GOLD, G LUX (tra poco, in un prossimo post, svelerò una notizia edificante correlata) ma evidentemente si giungerà alla conclusione delle opere di miglioria prima della data fatidica. La Gazza, invece, ha azzeccato in pieno la previsione circa l’ultima del campionato, in quanto ospiteremo i cari cugini del Bologna, nostri abituali clienti di fine stagione, anche se non dell’ultimissima giornata (o appena prima, o gli spareggi…): del resto tra i criteri immessi nel cervellone della
Lega (quello che ha fatto stizzire – non poco – il vesuviano De Laurentiis, vesuviano, nel senso di presidente del Napoli, nonché un po’ vulcanico) non c’era l’obbligo di alternanza rispetto alla stagione precedente, della prima di campionato, ma solo dell’ultima. Dei commenti a caldo di ieri sera mi ha stupito tutto questo entusiasmo per il fatto che il Parma sarà il primo avversario della nuova casa Juve, come se si entrasse nella storia solo perché i padroni di casa inaugurano il primo stadio di proprietà. A parte il merito di essere i primi
avversari che c’entra, per il resto, il Parma in tutto questo? E poi, come sanno bene i nostri dirigenti, alla Juventus sono capitate una concomitanza di occasioni uniche per riuscire a raggiungere l’obiettivo di poter costruire uno stadio proprietà privata, difficilmente realizzabili altrove. Il Plenipotenziario rossonero Adriano Galliani spiegò la questione in modo esauriente durante la sua recente lectio all’Università di Parma. E poi siamo così convinti che lo stadio di proprietà sia la panacea di tutti i mali? Grazie ad una
conveniente convenzione pluriennale il Parma al Tardini agisce sostanzialmente con gli stessi onori ed oneri dei proprietari: il problema è che una struttura fatiscente richiede continuamente manutenzione costosa, tant’è che potrebbe non essere fantascienza l’ipotesi di una nascita a breve di un nuovo Ennio nella stessa area del Tardini, cioè rifatto lì dov’è. Gabriele Majo