Il coach svela di essere amico dell’attore, scrittore, musicista, paroliere astigiano e di aver scelto come strenna per i suoi calciatori la sua ultima fatica: “Tre atti e due tempi” che ha divorato in volo da Bologna a Cagliari. Il messaggio, in tema con la vigilia (di Parma-Catania, non quella di Natale…) è: “quanto è labile passare dal bene al male, dall’errore al crollo, al risorgere dopo un errore…”
(gmajo) – La seconda parte dell’odierna conferenza stampa al Centro Sportivo di Collecchio di Franco Colomba è stata caratterizzata da una serie di domande del giornalista di Sky Michele Gallerani, rispondendo all’ultima delle quali l’allenatore ha svelato cosa ha regalato ai suoi calciatori per Natale, e cioè il volume “Tre atti e due tempi”, ultima fatica letteraria dello scrittore, musicista, paroliere ed attore astigiano Giorgio Faletti “che è pure un mio amico”. A telecamere spente, mentre qualcuno dei giornalisti ironizzava malignamente: “Ma secondo te ci sarà qualcuno di loro che lo leggerà?!”, il mister spiegava di averlo letteralmente divorato in volo da Bologna a Cagliari. Del resto il volume (edito da Einaudi, prezzo di copertina 12 euro) è di 146 pagine. Di solito sul nostro blog-quotidiano i consigli cultural-calcistici appaiono in prossimità del week end: tuttavia visto che Colomba ne ha parlato oggi e domenica si gioca, più o meno l’atmosfera è la stessa…
Come è arrivato Colomba a suggerire di leggere “Tre atti e due tempi?” E’ presto detto: alla domanda di Gallerani: “Doni, Sartor?” il tecnico ha replicato rispondendo come segue, lasciando aperto (almeno in me) il dubbio che avesse capito doni nel senso di regali di Natale e non dell’ex capitano dell’Atalanta arrestato ieri. Ma potrebbe anche avere capito giusto, dal momento che il sugo del libro è “quanto sia labile passare dal bene al male…
“Non ne voglio parlare, ma non è per sfuggire a queste cose… Ai ragazzi ho regalato un libro, quello di Faletti, non so se qualcuno di voi l’ha letto, ma andatelo a leggere: con questo libro voglio far capire quello che ha voluto far capire anche l’autore, che tra l’altro è un amico, quanto sia labile passare dal bene al male, dall’errore al crollo, al risorgere dopo un errore, ai rapporti interpersonali, padre-figlio e compagnia. Andatevelo a leggere, perché è una bella cosa. Ai ragazzi l’ho regalato e quindi credo che sia un grosso insegnamento, non tanto per loro, per l’amor di Dio, però il libro fa capire tante cose, quindi mi auguro che serva di insegnamento a tutti”.
(Franco Colomba, estratto dalla conferenza stampa di martedì 20.12.2011, videoregistrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)