“Non so come stia Seba, ma io mi sento al top fisicamente e mentalmente e sono pronto. A Gennaio vorrei rimanere: non ho mai pensato di andare altrove. Andar via senza nemmeno aver giocato sarebbe la cosa più brutta. Sono molto motivato a fare bene: adesso è arrivato il momento giusto…”
(gmajo) – Se per caso ci fosse stato qualcuno che, magari per realizzare i ricchi proventi di una scommessa impossibile, avesse accarezzato l’idea che oggi in sala stampa a Collecchio Raffaele Palladino si presentasse per rincarare la dose del suo “va a quel paese” proferito all’allenatore in quel di Cagliari, all’atto della sua sostituzione, si deve ricredere: come ipotizzavamo ieri, infatti, la pena accessoria per il giocatore – che dovrebbe essere stato multato dalla società, poiché stando a quanto dice l’AD Leonardi questa è molto severa con i calciatori che sgarrano, i quali vengono toccati nel portafoglio “con sanzioni pecuniarie e a volte non solo” – è stata quella di doversi cospargere il capo di cenere per chiedere scusa a tutto l’ambiente gialloblù. Esattamente come era toccato a Candreva qualche mese fa, quando sì macchio della medesima pecca, con l’aggravante di una maggiore platealità ancora. E così, prima ancora che la responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione Maria Luisa Rancati desse il via ufficiale alla conferenza, “il peccatore” ha iniziato a recitare il suo “atto di dolore”, senza attendere le domande dei giornalisti…
Continua all’interno, anche con la trascrizione delle domande poste a Palladino da stadiotardini.com
L’INTRODUZIONE DI RAFFAELE PALLADINO
“Prima di cominciare, giusto per chiarire l’episodio che c’è stato domenica alla mia sostituzione: ho fatto un gesto che purtroppo non si fa. Non è mio costume farlo e non l’ho mai fatto nell’arco della mia carriera. Ho sbagliato, questo è innegabile: purtroppo ho reagito di istinto, anche un po’ preso dal nervosismo della partita, anche perché ci tenevo a fare bene perché era tanto tempo che non giocavo. Ho sbagliato, ma ho già chiarito tutto. Ho già chiesto scusa all’allenatore ieri alla ripresa degli allenamenti. Ho chiesto scusa alla squadra, ai miei compagni, chiedo scusa anche pubblicamente – visto che ci siamo – a tutto l’ambiente Parma. Sicuramente è un episodio che non capiterà più. E’ un capitolo chiuso: adesso pensiamo alla squadra, pensiamo a fare bene, che c’è ancora tanto da fare”.
ESTRATTO DALLA CONFERENZA STAMPA DI RAFFAELE PALLADINO DEL 14.12.2011
Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Comunque sia ieri sera, al Natale Gialloblù, l’allenatore Colomba ha dimostrato che alla fine ti ha perdonato, perché ha affermato che era stata una emozione quella che aveva provato in quel momento lì… Insomma, è stato un modo simpatico per chiuderla anche da parte sua…
“Sì, anche perché io non ho assolutamente niente contro il mister, non ho mai avuto niente, anzi, c’è sempre stato un rapporto di stima reciproca. Poi è normale che in un momento di nervosismo – sia da parte mia, che da parte del mister – ci siamo un po’ fatti prendere la mano, e ho sbagliato assolutamente io, come ho già detto. Visto che non ho assolutamente niente contro il mister è nata lì ed è finita lì. Infatti anche dopo la partita non è successo niente: ci siamo subito chiariti, e basta. Adesso pensiamo alle cose positive che arriveranno”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Anche perché quella mossa lì, l’allenatore avrebbe potuto farla prima, cioè senza mandarti in campo quando si è fatto male Giovinco, inserendo subito Modesto e magari saresti rimasto in panchina. Invece lui ha avuto fiducia in te e ieri, in conferenza stampa, ti ha pure definito Vice-Giovinco. Adesso non sappiamo bene quali sono le condizioni della Formica Atomica ed in particolare se riuscirà ad essere presente alla prossima partita: nel caso tu ti candidi per un posto, visto che l’incidente diplomatico è stato chiarito?
“Io sto bene: non so ancora Giovinco come sta, però io lavoro per me. Mi sento molto bene fisicamente, finalmente dopo tanto tempo, dopo tanti mesi fuori. Adesso sto lavorando con continuità già da un mese e mezzo, e mi sto allenando sempre molto bene. La forma cresce sempre di più, perché con lo staff dei preparatori stiamo lavorando molto bene. Io mi sento molto bene sia fisicamente che mentalmente: e questa è una cosa importante, perché sento che c’è fiducia sia da parte dei tifosi, della società, che da parte dei miei compagni. Quindi io sono pronto, se dovesse essere domenica, o non so quando, però io sono pronto”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Si avvicina, tra l’altro, anche il mercato di gennaio: da queste parole mi pare di capire che tu abbia intenzione di rimanere a Parma e non di andare altrove…
“Io non ho mai pensato di andare altrove, perché io l’anno scorso ho fatto non ricordo bene se sette o otto partite, e ho fatto tre gol. Non è per vantarmi o cosa, però io vorrei giocare almeno un tot di partite nel Parma, per poter dire se devo rimanere o se devo andare via, ecco. E vorrei essere giudicato: se io sono arrivato qua è perché società, presidente, direttore, mister, e tutti hanno puntato su di me e io vorrei adesso ripagare questa fiducia che mi è stata data. Ed è normale giocando: non vorrei andare via senza nemmeno aver giocato. Ecco, questa sarebbe la cosa più brutta. Ma io non ho mai pensato di andare via. Anzi, sono molto motivato a fare bene adesso: è arrivato il momento giusto”.
Bene così. Palladino si è scusato ed è pienamente parte del gruppo Parma. A quando le scuse di Colomba?! La mia è evidentemente una provocazione, ma di una cosa sono però assolutamente convinto. Il mister è liberissimo di fare le scelte che ritiene più opportune ma non possiamo dimenticare che Palladino (come altri, mai impiegati e relegati ai margini della rosa) è parte del patrimonio (sportivo ma anche economico) del Parma. Il mister dovrebbe essere un pochino più attento a questi aspetti. Lo sfogo di Palladino, senza dubbio deprecabile, non era stato né evidente né appariscente. Se Colomba avesse fatto finta di niente (risolvendo la questione nello spogliatoio), nessuno si sarebbe accorto di nulla e la vicenda si sarebbe conclusa senza nessun inutile clamore. Per tre giorni si è parlato solo di questo, costringendo per giunta Palladino alle scuse pubbliche, come se si fosse macchiato del peggior reato! D'accordo la disciplina, ma credo che un occhio vada dato anche all'aspetto psicologico ed alla motivazione dei calciatori. Colomba da questo punto di vista deve migliorare, e non poco. Le vicende di Palladino, Crespo, Santacroce (tanto per citarne soltanto alcuni) sono lì a dimostrarlo! Ciao. Davide.
Comments are closed.