Crociato 63 contro l’ostracismo del mister a Crespo e il ritorno al Parma di Inzaghi
(gmajo) – Il voto di Crociato 63 a Franco Colomba, nelle consuete pagelle in dialetto pubblicate stamani dalla Gazzetta di Parma è zero. Lo spunto è lo 0-0 (secondo consecutivo) di Cagliari a suo avviso cagionato (anche) dal cronico ostracismo dell’allenatore nei confronti di Hernan Crespo. Leggiamo insieme: “Mìsster, continuär con la fòla äd Crespo cuand il pónti ch’a zuga j’ én du méz ch’in fan mìga un tir in porta l’é un lavor ch’al né sta né in cél né in téra, a Pärma specialmént! Adésa a gh’ manca pu che al gat e la volpa i fàgon al cambi con Pippo e sämma apòst dal tutt! Sperèmma bén valà”. La nostra opinione a proposito della querelle Highlander è arcinota, avendola più volta esplicata (anche nella sezione commenti), e vede correi società-tecnico e giocatore, il quale, in questo momento, razionalmente, è improponibile. E fa bene l’allenatore a non mandarlo in campo. I tifosi (e a questa categoria appartiene l’autore di “Il pagéli di Crozè in djalètt Pramzàn” che appunto è uno storico supporter dei crociati e non un professionista dell’informazione, e dunque rappresenta il pensiero medio della base), tuttavia, non sono razionali, ma romantici e attaccati ai propri simboli. E Crespo è uno di questi. Anzi è il Simbolo per antonomasia. E sostituire il Simulacro (vocabolo scelto perché,come spiega Wikipedia, si riferisce “a cose ed oggetti, che per quanto progettati e realizzati a similitudine di un campione, di questo non ne possiedono né le qualità né le prestazioni”) con Inzaghi, di lui di due anni più anziano, non è una idea che alla Curva possa fare piacere, considerato anche come si era congedato una quindicina di anni fa…
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E la memoria dei tifosi è buona, non dimentica. Un frequentatore della Nord, incrociato al Ciukito di Fidenza sabato scorso, a proposito di Superpippo è stato piuttosto esplicito nell’esprimermi il suo parere contrario al ritorno, appunto per questioni più di rapporti incrinati che non di resa sul campo. La stessa circostanza, poi, che Crociato 63, aggirando i termini di ingaggio con la Gazza (che prevedono che possa votare solo calciatori e tecnici, ma non presidente e direttore), sia pure tra le righe accomuni nello “zero” anche il “Ghileo”, nascosto nella metafora “al gat e la volpa”, la dice tutta su come potrebbe essere accolto lo scambio di vecchietti. Poi vallo a spiegare che il trentottenne Inzaghi, peraltro appena tornato dopo un infortunio, possa guidare l’attacco del Parma (perché mica verrebbe qui per fare il comprimario) e l’idolatrato Crespo, trentaseienne, no. Capisco l’ambizione del Ghiro di arricchire la propria collezione di figurine con quella di un altro grande del calcio italiano, ma questa ambizione fa a pugni con gli ideali più volte sbandierati da Leonardi, il quale, a proposito di Crespo, due inverni fa dovette legare l’asino dove voleva il padrone, rimangiandosi affermazioni perentorie fatte in televisione (a è tv ne ero stato testimone diretto), laddove aveva detto chiaramente che il suo progetto non prevedeva l’arrivo di calciatori come Crespo, bensì di giovani speranze. Immagino che pure oggi il dirigente cercherà di fare di tutto per convincere il presidente a desistere dal suo proposito, salvo, ovviamente, accontentarlo, nel minuto in cui il patròn non gli dovesse dare retta ed Inzaghi rinunziasse alle proposte di prestigiosi club europei che stanno fioccando o al suo posto al Milan. Gabriele Majo