L’ex telecronista azzurro si riferiva a Siena-Palermo del 26 Febbraio scorso, quando il fischietto di Conegliano aveva cacciato Balzaretti dopo appena 73’’
(gmajo) – Da quando è stato affidato il timone di Tv Parma al direttore della Gazzetta di Parma Giuliano Molossi la trasmissione “Bar Sport” si apre con un collegamento telefonico con un giornalista di chiara fama nazionale: ieri sera è stato il turno della storica voce azzurra della televisione italiana Bruno Pizzul.
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Il grande telecronista friulano, con la competenza e con l’obiettività di sempre, coniugate all’invidiabile lessico, ha saputo identificare i meriti dei crociati nella gara del sabato di Pasqua, danneggiati dalla mancata espulsione di Pereyra. Pizzul, che ha a lungo scherzato con il quasi coetaneo Alberto Michelotti, ieri sera ospite negli studi Tv di Via Mantova, ha anche ricordato un precedente dell’arbitro Gava, che a suo avviso avrebbe potuto condizionarlo nell’occasione. Egli si riferiva alla gara Siena-Palermo 4-1, del 26 febbraio scorso, quando cacciò Balzaretti dopo appena 73’’ di gioco per aver impedito una chiara occasione da gol. Allora i titoloni sulla stampa si sciuparono: Corriere dello Sport: “Un Palermo maltrattato”, “fatale la prima di alcune decisioni sbagliate dell’arbitro”; Gazzetta dello Sport: “Rosso e poker Siena. Il Palermo non ci sta. Dopo 73’’ espulsione ingiusta di Balzaretti ma rete di Budan. I toscani reggono, poi dilagano. Non c’è davvero limite al peggio, in questo turno di campionato carico di veleni ed errori arbitrali: dopo Genova e Milano, ieri Siena-Palermo ha chiuso il cerchio”; Giornale di Sicilia: “Il Palermo non se la… Gava”. “L’arbitro falsa la partita”; Tuttosport: “Gava non azzecca le decisioni. Il Palermo è travolto a Siena”. Insomma: dopo tutto questo putiferio il fischietto di Conegliano (vicino di casa di Guidolin) potrebbe non essersela sentita di prendere la stessa decisione.