Diamo a Raymond quello che è di Raymond: ieri Claudio Raimondi a Studio Sport aveva aperto la pista catalana, che dunque non sembra essere solo una boutade, anche se di solito loro i talenti se li costruiscono nella cantera, non li vanno a comprare all’estero… E poi stasera, alla Festa del Parma Club Toscanino l’AD ha rilanciato: “Io non sarei così sicuro che vada via dal Parma”
(gmajo) – Diamo a Claudio Raimondi quello che è di Claudio Raimondi. Ieri sera, verso quest’ora vi avevamo relazionato delle bombe di mercato, e non, che il giornalista azzurro Mediaset aveva sganciato durante Studio Sport, inerenti il Parma Calcio: oltre alla buona novella di Ghirardi e Leonardi in lizza per prendere un bomber che garantisca 15 gol per la prossima stagione (senza peraltro tracciarne l’identikit) e l’ipotesi di Paletta prossimo centrale difensivo della nazionale Italiana (sarebbe nel taccuino di Prandelli per i famosi discussi stage di aprile) egli aveva sparato quella dell’interessamento del Barcellona per Giovinco, quale controfigura di Messi. Ieri sera il suo agente D’Amico era ospite al Camp Nou, così come emissari blugrana sarebbero stati al Tardini per le gare del Parma con Milan e Lazio. Su sportal.it, poi, D’Amico, ha pure ammesso: "So che il Barcellona segue il ragazzo da tempo…". Insomma, non si tratterebbe solo di una boutade. Ma… Ma?
Ma Pietro Leonardi, questa sera, alla Festa del Parma Club Toscanini, conclusasi pochi minuti fa, al microfono di Alessandra Giavarini di Teleducato, ha rilasciato dichiarazioni che non potranno che far godere i tifosi gialloblù: la Formica Atomica, infatti, potrebbe restare al Parma: “La cosa più certa che posso dire è che se riusciamo nell’intento – ed è molto importante – di posizionarci in una buona posizione di classifica, la migliore ipotesi possibile, è che lui resti del Parma, così come è possibile che possa andare alla Juventus. Però io non sarei così sicuro che lui vada via dal Parma”. E poi di solito il Barcellona i talenti li costruisce nella propria cantera, non li va ad acquistare in giro per il mondo… Gabriele Majo
ADDENDUM – DA SPORTAL.IT LE DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE DI GIOVINCO D’AMICO SULL’INTERESSAMENTO DEL BARCELLONA
D’Amico: "Barça? Segue Giovinco da tempo"
Giovinco, vista la straordinaria stagione che sta facendo a Parma, è uno dei giocatori più chiacchierati. Tante società sono interessate al suo talento. Sportal.it ha sentito, in esclusiva, il suo procuratore D’Amico per fare luce sulle tante voci che riguardano il futuro del suo assistito.
D’Amico, si parla molto di un possibile interessamento del Barcellona nei confronti di Giovinco. Che ci può dire in merito?
"L’interessamento di una società come il Barcellona fa sempre piacere. Ormai Giovinco è un giocatore importante, di talento, molto bravo tecnicamente e in fase realizzativa, normale che ci sia dell’interesse".
Quindi il Barcellona è un’opzione reale…
"So che il Barcellona segue il ragazzo da tempo…".
Dobbiamo quindi attenderci un’estate calda per quanto concerne il futuro della Formica Atomica?
"Beh, ci sarà innanzitutto da trovare una soluzione per quanto riguarda la comproprietà tra Juventus e Parma, questo mi pare un passo obbligato".
E poi? Che accadrà?
"Giovinco sta facendo benissimo e andrà agli Europei. Come ha detto lo stesso CT Prandelli è uno dei talenti migliori del nostro calcio e gli Europei saranno un’ulteriore vetrina per lui".
Potrebbe essere arrivato il momento del grande passo?
"Beh, direi che il giocatore è maturo per un grande club".
Le parole di Leonardi mi sembrano chiaramente volte a non lanciare messaggi facilmente decifrabili sul mercato. Giovinco andrà via (purtroppo) e alla società sta venendo l'acquolina in bocca al pensiero di poter scatenare un'asta per il suo gioiellino (a metà). Per questo nessuno del Parma verrà a dirci che "sì, Giovinco l'anno prossimo andrà via". In casi del genere fare i preziosi aiuta a far lievitare il valore del giocatore che si intende dar via.
Mah, caro Luca, qualsiasi dichiarazione di mercato significa tutto e il contrario di tutto. Ecco perché, notoriamente, non mi entusiasma. Trovo patetico che noi giornalisti ci facciamo strumentalizzare per veicolare questo o quel messaggio, vuoi dagli agenti, vuoi dai dirigenti o dagli stessi atleti. Però pare che alla gente queste cose piacciano e anche se si discute del nulla tutti si interessano. Non vorrei a questo punto sputare sul piatto sul quale sto mangiando, avendo io stesso proposto queste notizie mercatali, se no passo come quei dirigenti che predicano di non parlare degli arbitri e poi lo fanno ad ogni piè sospinto… Giovinco è in compartecipazione e quindi sul suo destino se ne sono sentite tante e tante continueremo a sentirne. Però mi chiedo perché la gente ami così tanto sapere quali saranno i calciatori del futuro: alle volte incontro persone che prima ancora che inizi una stagione pensano già al mercato successivo… Mah ! Ciao gmajo
Sottoscrivo parole, virgole e perfino le pause vuote e piene del tuo discorso. Io sono solito considerare chiuso per ferie il calcio almeno fino alle prime amichevoli di metà Luglio, che comunque considero alla stregua di allenamenti un po' più faticosi delle sedute tradizionali. In estate, peraltro, mi passa anche la voglia di nutrirmi di informazione sportiva visto che le pagine dei quotidiani che vanno per la maggiore son piene di notizie che nel giro di un giorno (ed è una stima al rialzo) vengono smentite, salvo poi essere riproposte qualche settimana dopo. Un esempio su tutti? Tevez al Milan, anzi no…o forse sì? No, Tevez resta al City. Se ne è fatto un gran chiacchierare, è stato speso tanto di quell'inchiostro…ma alla fine ognuno degli attori di quella vicenda è rimasto fermo al punto da cui si era partiti.
p.s. vogliamo parlare poi dei fenomeni della carta stampata che in modo un po' affrettato conferiscono ad un giovane di buone promesse (fresco magari di prima rete in Coppa Italia o Campionato) la palma di nuovo Kakà, nuovo Messi, nuovo Boateng, nuovo Maldini…e via dicendo?
Poi aggiungo, a costo di attirarmi le ire addosso di diversi miei colleghi, questa piccola considerazione: il calciomercato muove interessi milionari, per la compravendita e per gli emolumenti garantiti ai vari anelli della catena, calciatori, procuratori, dirigenti, etc, mentre lo stipendio di un redattore medio è nettamente inferiore, per tacere delle elemosine elargite ai poveri collaboratori periferici. Quanto ha senso sbattersi per fare guadagnare all'atleta X quanto in una vita intera non riesci a raccogliere scribacchiando corbellerie di mercato. Le regalie? Sempre ammesso ce ne siano sono un po' come la mancia al bar… In piena congiuntura io trovo letteralmente diseducativo, per non dire provocatorio, leggere che il calciatore Y costa appena * milioni di euro. Ma scherziamo? Vabbé che il calcio mercato è il moderno oppio dei popoli, ma a tutto c'è un limite. Si dirà che gli editori hanno interesse così vendono più copie: sarà. Ma allora che della torta beneficiassero tutti ! E poi non sarà un modo serio di fare la professione. Per me è un mercimonio. E quando da giovane mi chiamava la redazione di Tuttosport per chiedermi 30 righe di mercato (facessi pure io che non c'è problema), mi raccapricciavo come se fossi al mercato a vendere del pesce. Destino al quale peraltro temo non sfuggirò, con questi chiari di luna. Sempre che mi vogliano… Ciao gmajo
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